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A maggio riapre La Pecora Nera

Ad appena nove mesi dalla separazione dalla cooperativa che gestiva il ristorante di piazza San Francesco, Anffas Lucca annuncia la nascita della società che darà vita alla nuova gestione de La pecora nera, che tornerà come bar e tavola calda nel Giardino degli Osservanti, dietro il complesso di San Francesco.

Per gestire l’attività del nuovo bar e piccola ristorazione, dopo un’attenta valutazione dell’esperienza fatta con la gestione del ristorante, il Consiglio direttivo di Anffas ha deliberato di costituire una impresa sociale a responsabilità limitata con socio unico. La società, denominata “La Pecora Nera Impresa Sociale Srl”, è stata costituita nei giorni scorsi presso lo studio del notaio Antonino Tumbiolo, a Lucca, dove il presidente Gabriele Marchetti, assieme al commercialista dell’associazione Giorgio Nappini, ha firmato gli atti necessari, nominando come amministratori Adolfo Ragghianti, già vice presidente dell’associazione, Manuel Graziani, attuale direttore, e Maria Teresa Baldassari, socio Anffas. La nuova Pecora nera sarà inaugurata i primi di maggio, nel fondo messo gratuitamente a disposizione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

«Precorrendo i tempi e i contenuti previsti dalla riforma del terzo settore – afferma Marchetti – abbiamo indirizzato i nostri sforzi verso uno strumento di gestione e di pieno controllo del progetto che possa garantire all’associazione e a tutta la comunità il raggiungimento degli obiettivi sociali ed etici nell’ambito della disabilità verso i quali siamo giornalmente impegnati. Oggi che la data di ripresa dell’attività si avvicina, vogliamo ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per aver riposto fiducia nell’associazione e aver sostenuto questa operazione di rilancio di una importante attività di inclusione sociale e lavorativa».

Un nuovo inizio, quindi, per il progetto a cui Anffas Lucca ha creduto con grande entusiasmo e altrettanto coraggio. Quando è stato aperto, a fine 2007, quello voluto da Anffas e dai sostenitori di allora era infatti uno dei pochissimi ristoranti italiani gestiti da ragazzi con disabilità intellettiva. A 11 anni di distanza, cambia la forma ma resta invariato lo scopo dell’iniziativa: dimostrare la capacità di questi ragazzi di stare in ambienti delegati alla relazione, favorire la loro inclusione sociale e lavorativa e creare uno spazio di aggregazione e socialità. Assieme al bar, infatti, verrà realizzata anche una sala polivalente aperta alle persone con disabilità (non solo quelle legate ad Anffas) e alla città, in cui verranno ospitati e organizzati momenti di incontro e di scambio.

Quella di maggio quindi non sarà semplicemente l’inaugurazione di un nuovo locale pubblico, ma l’inizio di una nuova avventura i cui protagonisti saranno i ragazzi disabili e l’intera comunità lucchese.

 

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